Era l'estate del 1988. Io e un amico ci portiamo a casa un floppy di un misterioso simulatore di volo (che parolone, all'epoca faceva paura!) chiamato F/A-18 Interceptor, più per la comune passione per il modellismo aeronautico che per il software in sè.
Ma sarà un gran sorpresa. Inseriamo quell'unico floppy nel 500 espanso a 1 Mb, con A501 dotata di orologio in tempo reale con batteria tampone, che faceva tanto "pro".
Dopo qualche istante ecco stagliarsi sullo schermo la minacciosa silhouette di un caccia della US Navy, l'F/A-18 per l'appunto, con intrigante motivetto di sottofondo che va sfacciatamente a fare il verso a quel capolavoro cinematografico di qualche anno prima, Top Gun con Tom Cruise.
E intanto, in pieno spirito multitasking Amiga, il gioco (pardon, il simulatore) continua indefesso a caricare. Eccoci ora nel menù principale. Selezioniamo subito Free flight, no enemy confrontation, che sarà meglio.
Ci schiantiamo per una ottantina di volte, poi prendiamo finalmente confidenza con i comandi, un pò spingendo tasti alla rinfusa, un pochino consultando il riferimento stampato.
E finalmente ci spingiamo oltre, prima missione. Uno pilota, impugnando il joystick QuickShot come la cloche di un provetto Top Gun, l'altro fa da navigatore e si sente anche lui onnipotente, con tutta quella sfilza di comandi da pigiare.
La sensazione di onnipotenza precipita non appena veniamo abbattuti una trentina di volte di fila, ma poi prendiamo la mano anche con il combattimento e diventiamo dei provetti piloti da caccia.
Da quel momento in poi, per i 4 anni successivi non abbandoneremo mai F/A-18 Interceptor, giocandoci - almeno per il primo anno - una o più volte al dì, come una vera droga. Anzi, nel 1993, con l'acquisto del 4000/030 ce lo ri-godremo alla massima potenza, con una fluidità mai vista. Certo non sdegneremo le alternative, che nel frattempo pioveranno copiose su Amiga, ma nessun simulatore di volo catturerà mai il nostro entusiasmo come questo software della Intellisoft, pubblicato da Electronic Arts.
E prima di concludere, una vera chicca, l'immagine del "Flight Computer", il riferimento cartaceo per ricavare il codice di autorizzazione da digitare prima di poter accedere al simulatore, che sembrava più un astrolabio che altro. Semplicemente geniale.
Grazie Amiga per F/A-18!