mercoledì 20 aprile 2011

Fred Fish: il mago del PD

Quando in Italia non esisteva minimamente uno straccio di legislazione specifica contro la pirateria software, tutti i piccoli negozi di home computer che negli anni '80 pullulavano nelle città così come nei piccoli paesi, vendevano liberamente compilation software a prezzi stracciati.

Tuttavia, la cosa era certamente molto utile ai più, visto che eravamo ancora lontanissimi dalla diffusione di massa dei modem, per non parlare di Internet lontana ancora eoni.
Peccato che quelle compilation, con floppy disk riempiti all'inverosimile con compressione su compressione e spesso non esenti da tracce danneggiate, andavano a sfruttare senza un minimo di riconoscimento il vero lavoro, anzi il lavoraccio, che tale Fred Fish compiva puntualmente con la creazione dei suoi Fish Disk.
Ogni mese, il compianto Fred - già, purtroppo se n'è andato esattamente 4 anni fa per un attacco cardiaco a soli 54 anni - selezionava i migliori software di pubblico dominio che i vari autori gli inviavano, con tanto di documentazione e molto spesso, quando si trattava di software e non di materiale audio/video, persino di codice sorgente.
Ordinava il tutto, lo catalogava e metteva a disposizione un nuovo Fish Disk PD, su floppy disk ovviamente. Ha fatto tutto ciò ogni mese, puntualmente, dal 1986 al 1994. E nel corso degli anni non sono mancate le raccolte delle raccolte, pubblicate su Compact Disk. Oggi addirittura non è difficile procurarsi una bella immagine DVD con tutte - ma proprio tutte - le sue raccolte, da estrarre e decomprire con pazienza certosina una per una, per poi godersi un fantastico viaggio nel tempo nel panorama software Amiga.
Senza Fred Fish, non ho dubbi, l'Amiga non sarebbe stata la stessa. E non sarebbe stato lo stesso neppure il software libero.
Grazie Fred.